Distillati Municipali


Mediterranea

il turno di notte

E' sempre notte nella musica di Capossela, se la porta addosso con la disinvolura di chi porta gli occhiali da sempre e in definitiva, ammettiamolo, la notte gli calza come un guanto. Ha un che di assurdo la sopravvivenza di un artista come Capossela in un mondo alimentato da personaggi più o meno belloccio-pruriginoso, insomma è uno che potrebbe essere saltato fuori da una canzone di Ruggeri, l'incarnazione del portiere di notte! Eppure eccolo qua a 5 anni dall'ultimo "Canzoni a manovella" a riattacare il suo turno di notte, ed è proprio il caso di dire che "Deus Vult!"

E veniamo a noi, è tutt'altro che rassicurante la faccia del "Corvo torvo" che ti sbircia dalla copertina di "Ovunque proteggi", come dire "uomo avvisato mezzo salvato", perchè non è una passeggiata l'ultimo lavoro di Vinicio Capossela e probabilmente chi si era abituato a melodie orecchiabili troverà questo disco quanto meno ermetico. A noi è piaciuto e anche parecchio (anche perchè spesso ci sentiamo "dalla parte del porca vacca"), ci siamo lasciati serenamente stordire dai suoni, belati, muggiti, tiritere sacrali e trombe da trionfo romano. E' garantito al limone che la critica avrà ritirato fuori la lunga ombra di Tom Waits anche su "Ovunque proteggi", bella forza, diciamo noi, l'amore per l'avvinassato della California Capossela l'avrà già dichiarato un milione di volte.

In sostanza se Caposella non vi piaceva prima questo disco non vi farà cambiare idea, se invece siete parte dell'accolita dei rancorosi amerete le dissonanze e la teatralità di "Ovunque proteggi", prendere o lasciare o meglio, Non trattare!

DP

Vinicio capossela: ovunque proteggi

Vinicio Capossela è nato ad Hannover il 14 dicembre 1965, da genitori di origine campana emigrati in Germania all'inizio degli anni '60. Tornato in Italia con la famiglia, a Reggio Emilia, si iscrive senza successo al conservatorio e terminati gli studi, si dedica al pianoforte, esibendosi nei locali notturni della riviera romagnola.
Grazie a Francesco Guccini firma per l'etichetta CGD e nel 1990 pubblica il debutto, ALL'UNA E TRENTACINQUE CIRCA.
Il disco si aggiudica la targa Tenco per il migliore esordio e, dopo un anno, il cantautore dà alle stampe un secondo album, MODI'. Nel novembre del 1994 esce CAMERA A SUD, caratterizzato da una sempre più incisiva e originale ricerca linguistica. L'anno successivo IL BALLO DI SAN VITO rappresenta una svolta: Capossela coinvolge l'ex Lounge Lizards Evan Lurie per gli arrangiamenti e il chittarista Marc Ribot, storico collaboratore di Tom Waits. Nel 1998 esce il live LIVEINVOLVO, l'anno successivo è la volta di CANZONI A MANOVELLA, teatralmente surreale cui prende parte anche il francese Pascal Comelade con i suoi strumenti giocattolo. Nel 2003 la CGD pubblica l'antologia L'INDISPENSABILE, contenente un brano inedito, la cover in stile western di Si è spento il sole di Adriano Celentano.


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