NON
SEMBRA AMERICANO
Fuori dagli schemi del poliziesco americano,
Monk segue i voli pindarici della sua mente per risolvere i casi
che di volta in volta incontra sul suo difficile cammino di vivere
la quotidianità. Surreale - di sapore quasi francese - e
detective assai improbabile come il tenente Colombo, Monk è
il suo contrario, tormentato da mille tic e infinite fobie, non
è sciatto, è un maniaco dell’ordine e della
pulizia, evita il contatto con gli altri.
Il protagonista è Adrian Monk, l’attore Tony Shalhoub,
un uomo estremamente intelligente e un acuto osservatore, dotato
di grande sensibilità. L'inusuale e a volte paranoica attenzione
che presta ai dettagli, è la chiave per la soluzione di tanti
misteri. Indubbiamente è un personaggio non convenzionale:
tra le sue "fisse" più frequenti, la paura dei
germi, della folla, delle altezze e dei luoghi piccoli.
Monk non è sempre stato così, anzi; sino a poco tempo
prima era uno dei più brillanti poliziotti del Dipartimento
di San Francisco. La tragica quanto misteriosa morte dell'amata
moglie, perita nell'esplosione di un'autobomba, l'ha trasformato
in un ossessivo-compulsivo. Costretto per questo motivo a lasciare
la polizia, Monk continua, chiamato dal suo “vecchio”
capitano Stottlemeyer (Ted Levine) che non riesce a fare a meno
di lui, a dare consulenze per la polizia per i casi più complicati.
L'angelo custode di Monk è Sharona Fleming (Bitty Scharm),
l’infermiera che cura e segue il detective per le sue difficoltà
psicologiche e di rapportarsi con il mondo esterno.
g.l.
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