MADREDEUS
Il Teatro All'Opera di Roma nell'ambito
della rassegna “Gli Angeli sopra Roma" ha ospitato la
seconda tappa del tour italiano dei Madredeus, debutto del'ansemble
portoghese sul palco della lirica.
La formazione, composta da Teresa de Almeida Salgueiro, la straordinaria
voce femminile del gruppo, Pedro Ayres Magalhaes e Jose' dos Reis
Peixoto alle chitarre, Fernando Manuel Jùdice al basso, Carlos
Maria Trindade alle tastiere, ha proposto al pubblico romano brani
tratti da ''Um amor infinito''e "Faluas do tejo" il loro
ultimo lavoro dedicato a Lisbona, loro città natale.
Il gruppo nasce nel 1985 a Lisbona dall'incontro
tra Pedro Magalhães e Rodrigo Leão.
Agli esordi il gruppo inizia a provare in un'ala dell'ex-convento
Madre de Deus, a Xabregas, nella Lisbona orientale. Da qui il nome
con cui vengono battezzati dai loro primi ascoltatori.
Nel 1987 arriva l'album d'esordio, "Os dias de Madredeus".
La grande notorietà arriva grazie al regista
tedesco Wim Wenders che li invita a comporre le musiche di un documentario
su Lisbona: "Lisbon Story"
Il concerto come il progetto "Um
amor Infinito" ripercorre l'iter dei Madredeu, incentrato sulla
'mise-en-scene' del fado portoghese, dagli esordi classici che li
hanno imposti in patria alla fine degli anni ottanta al virtuosismo
di Existir, agli sperimentalismi di "Electronico".
Un'occasione unica per il pubblico che
li ha conosiuti unicamente grazie alla colonna sonora di "Lisbon
Story" per immergersi nelle sfumature dello spirito della saudade,
"l'allegria e la vana tristezza".
La formazione al giro di boa dei dieci
anni ha perso lo "storico" Rodrigo Leão e presenta
l'ingresso di Fernando Judice al basso acustico e Carlos Maria Trindade
ai sintetizzatoried iniziando una nuova pagina della rivisitazione
del fado portoghese. Chi ha perso l'appuntamento non disperi: sono
attesi nuovamente in Italia per un tour estivo dal 2 al 11 luglio.
cp
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