TANTE VOCI PER UNA SOLA PAROLA: ARTE!

Un’elevata quantità di nomi, colori, materiali, per oltre settanta artisti, espongono presso l’incantevole Cascina Farsetti in Villa Doria Pamphili. Comunione di varie espressioni di vita, che si fondono in un unico processo espositivo, un insieme di personalità diverse e spesso contrastanti, ma profondamente legate dalla comune devozione all’arte. C’è una gran voglia di raccontare, di illustrare, di sensibilizzare un pubblico esperto e meno esperto. Da quanto si è potuto osservare, ciò che risalta da tale esposizione è l’importanza del viaggio, inteso in senso sia materiale che spirituale; viaggio come conoscenza di luoghi, di persone, di linguaggi, raccontati tramite le sfumature del colore e l’intensità delle luci. Esempio lampante di questo concetto: l’opera “Zanzibar” della pittrice Matilde Bocchi, che con poche pennellate riesce ad immergere il pubblico nella calda e calma atmosfera di un luogo lontano. E’ invece tramite il curioso e coinvolgente azzurro dell’Addari che sprofondiamo nel mare dell’inconscio, mentre l’espressione pensierosa e vibrante dei ritratti di Francesca Benigni ci illustra l’arte del dialogo corporeo, fatto di sguardi e di espressioni. Con la corposità e la densità dei colori di Oreste Bertoldi, cogliamo il mondo nei suoi lati più allegri, naturali e rilassanti, contrariamente a quanto accade nei tratti delicatamente aggressivi e pungenti di Luigi M. Bruno, le cui sfumature sembrano rappresentare i più vari stati d’animo e le sensazioni più nascoste. Non mancano poi i riferimenti al passato: l’atmosfera sognante e sospesa di De Chirico, quale si ritrova nelle inquietanti opere di Carla Cantatore; l’espressività e la leggerezza dei bronzetti di Rodin appaiono invece rivisitati in chiave attuale da Gabriella Caramelli. Originale nella sua varietà l’opera “Lola” di Calogero Carbone, che con ritagli, tempere e specchi lavorati su tavola, crea una soluzione curiosa, dall’estetica spumeggiante. E’ con occhio sensibile e lieto, che si sosta infine davanti all’opera di Paolo Cazzella, raffigurante un effetto Trompe-l’oeil di un ipotetico studio di pittura affacciato sull’imponente statua di Giordano Bruno a Campo de’ fiori, riproponendo così al contempo un celebre personaggio storico immerso in un ambiente suggestivo, ricco di cultura e tradizione. Non tralascerei infine la rilassante immersione nell’azzurro fluttuante delle opere di Irma Costa, o l’eterna e dolce imponenza delle fotografie delle virili statue dei Musei Capitolini di Paolo Di Vincenzo, che, poste all’inizio della mostra, fungono un po’ da prologo simbolico ad un cammino artistico, che questa innovativa esposizione racconta con singolare eclettismo.

Benedetta Mazzanobile


Presenze & differenze
ARS – Artisti Roma Sedici
Roma
Cascina Farsetti - Villa Doria Pamphilj
dal 19 febbraio al 3 aprile 2005

Via Leone XIII 75

Orari:
sabato e domenica
dalle ore 9.00 alle ore 16.30
Ingresso libero