FLIGHTPLAN
U.s.a., 2005
Thriller
Regia: Robert Schwentke
ws: flightplan.movies.go.com

Cast: Jodie Foster, Kate Beahan, Sean Bean, Peter Sarsgaard, Marlene Lawston
Produzione: Touchstone Pictures, Imagine Entertainment
Distribuzione: Buena Vista


FLIGHTPLAN — MISTERO IN VOLO

Di persone misteriosamente scomparse della cui esistenza, una volta dissolte nel nulla, nessuno è più certo, anzi tutti giurano di non averla mai vista, c’è stata sempre abbondanza nella storia dei gialli e giallissimi. E del resto è prassi normale che il protagonista sia poi indotto dal coro generale a credersi perfino ingannato dalla sua immaginazione frustrata, tesa, ferita (la tragica morte del giovane marito in questo caso, del cui cadavere Kyle ovvero Jodie Foster ne accompagna il trasporto) fino a pensare d’essersi inventato (qui si tratta di una bimba, la vera figlia di Jodie) la presenza della piccola a bordo di un aereo. Sennonché quando la “congiura” degli altri sta per vincerla sulla sbalordita madre (come in altre cento storie simili) ecco il solito punto cruciale, la svolta: un oggetto, un particolare che riappare al momento opportuno a farci capire che chi è scomparso non è frutto né di delirio né di pazzia, ma esiste eccome! Dopodiché si tratta per la povera protagonista di ingaggiare un forsennato corpo a corpo fisico e mentale di rapidità, astuzia e intuito contro tutti e tutto, senza aiuti o alleati anzi, l’unico ipotetico alleato si rivela poi sempre il losco criminale che ha organizzato l’intrigo. Insomma tutto questo per dirvi che “Flihtplan—mistero in volo” pur ripercorrendo fedelmente tutte le tappe obbligatorie della vicenda “scomparso senza lasciar tracce” è una storia robusta e ben costruita (merito dell’ottimo “artigianato” del regista Robert Schwentke) che non si fa mancar nulla in quanto a capovolgimenti e sorprese, dinamica e vivace, pur se tutta l’azione si svolga all’interno di un aereo in volo. E anche questo particolare claustrofobico ricalca l’ennesima consuetudine da copione: come in altre storie il luogo, sempre isolato dall’esterno dove si incrociano e si combinano le alchimie emotive dei personaggi è stato, di volta in volta, un piroscafo in alto mare, o un treno in viaggio o magari un’astronave. Tutti luoghi comuni che, ripeto, non debilitano comunque l’efficacia dell’azione in “Flightplan”. La lotta quasi sovrumana dell’eroica mamma in volo alla fine prevale su presunti terroristi islamici (una volta tanto inesistenti) e su veraci criminali che per soldi colpiscono alle spalle. Buon film, discreto copione, ottima ambientazione (su un aereo in volo, una specie di camera di accelerazione, le tensioni si centuplicano!), eccellente Jodie Foster: energica, astuta e grintosa, corre e scalpita da un angolo all’altro del “suo” aereo (sfido! Essendo ingegnere aerospaziale lo ha progettato lei...) con tutte le unghie e i denti affilati di una madre che combatte per una figlia che nessuno vuole ridarle.

Luigi M. Bruno