la sirenetta

C'era una volta una sirenetta che si innamorò di un essere umano...Prende spunto da una fiaba drammatica il nuovo lavoro dello Studio Ghibli. Ma mentre la sirenetta dei fratelli Grimm soffre di un'inevitabile morale crudele, la piccola Ponyo è nelle mani di un idealista che ha inserbo per lei un destino diverso.
Miyazaki ha il dono di saper parlare la stessa lingua degli adulti e dei bambini senza mai cadere nella banalità. Il suo è uno spirito ottimista e non ne fa mistero nelle sue opere in cui il mondo adulto inquinato e - inutilmente - complicato- verrà salvato dalla fiduciosa determinazione dei bambini. E la natura, in questo caso il mare, appare strabiliante e misteriosa, svincolata dai canoni del buono e cattivo. Siamo tutti legati allo stesso equilibrio e, come spesso accade nelle opere di Miyazaki, la coabitazione fra le creature appartentemente pù distanti e antagoniste si rivela normale e impedita solo da schemi e abitudini mentali.
La meraviglia e lo stupore dominano la scena in Ponyo sulla scogliera con rimandi alla tradizione dell'Oro del Reno, il vero nome della piccola sirenetta rossa è infatti Brunilde e la folle corsa di Ponyo sul dorso di onde incantate è puntualizzata da una musica evidentemente ispirata alla cavalcata delle Walchirie.
Incantevole e spettacolare, Ponyo è sicuramente il più fruibile dai bambini fra i film dello Studio Ghibli, ma attenti a voi adulti: potreste uscire dalla sala anche voi canticchiando la sigla finale!

Claudia Patruno