LA MONDEZZA RESTA
Un Sindaco giardiniere era ciò che mancava al panorama politico italiano. Un impegno svolto con estrema serietà, stando all’ampia pubblicizzazione che il primo cittadino di Roma ne sta facendo.
Una potatura sicuramente utile per gli alberi e per chi transita nei pressi durante le allegre folate di vento romane, ma altrettanto adeguato dovrebbe apparire la necessità di curare l’asfalto da buche e da radici impertinenti che lo deformano.
La rinascita di Roma, come viene pronosticato sui manifesti, è ben visibile alzando gli occhi, ma a quando un’energica pulitura della rete fognaria per non far trovare la città impreparata alla pioggerellina primaverile?
Forse si vuol sperimentare nuove metodologie d’idrocoltura per le vie di Roma o far divertire gli automobilisti a spruzzare d’acqua i pedoni.
Ormai le piogge torrenziali dell’inverno sono lontane, pure se a ricordarcelo rimangono ancora ben visibili i segni lasciati sul Tevere, con il molo di attracco dei battelli ridotto a installazione apocalittica, rendendo l’ambizioso progetto di trasformare le panchine del fiume in ameni luoghi per i bagni di sole, la balneabilità delle acque è una pia speranza se mattiniere chiazze schiumose appaiono sotto ponte Garibaldi |