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tragicomicita'

Quando il capocomico sale trafelato sul palco, tamponandosi la fronte con un fazzolettone e uno sbaffo di camicia fuori dai pantaloni, la frittata è ormai fatta: complice un eccessivo entusiasmo della prima attrice per il suo partner, la compagnia in cartellone ha dato forfait. Come se non bastasse si tratta della serata di debutto della "Francesca da Rimini", tragica-tragedia di Silvio Pellico e nel pubblico una "romantica signora inglese" non vuol sentire ragioni: niente rimborso del biglietto e niente diversivi (compreso il numero di levitazione del tuttofare Gennaro), lei è qui per la Francesca da Rimini! Ostile e irremovibile, da vera signora di ferro e forte del motto pago-pretendo (quello però è lumbard style) ottiene un "compromesso storico", la tragedia andrà in scena, ma con gli attori della compagnia stabile, ridotti alla fame dopo l'Unità d'Italia e soprattutto abituati a recitare le farse napoletane non le auliche quando ostiche declamazioni della nuova lingua di Stato! Il cliente ha sempre ragione e l'arte di arrangiarsi è tutta napoletana, quindi i nostri si rimboccano le maniche e anche i calzini e via con le prove del drammone storico. Armati di corazze, spadoni, elmi e improbabili calzamaglie tornano in scena per le prove assisiti dal volenteroso Gennaro, questa volta col cappello del suggeritore, al quale è affidata la lettura della partitura, un tomo dalle dimensioni agghiaccianti. Quello che segue è susseguirsi ininterrotto di risate e momenti anarchico-liberatori, come lo strappo di quelle due trecento pagine in nome dell'abbreviazione del copione - che tanto chi se ne accorge (vero e mi ha ricordato tanto Fantozzi che dopo ore di cineforum con dibattito urla che la Corazzata Potionkin è...).
Esilerante e scorrevolela comicissima tragedia dei fratelli Gallo trae ispirazione da una commedia di Antonio Petito (il "re dei Pulcinella") ed è un vero omaggio alla farsa napoletana e in particolare ai fratelli Giuffrè dei quali rappresentano dei naturali eredi. Bella anche la trovata degli attori mescolati nella platea con Flora Gesuèle, nella parte della bisbetica miss Evelyn, che tuona minacce e ritorsioni se non andrà in scena la tragedia. Grande verve dei fratelli, Massimiliano nella parte del volenteroso capocomico, e Gianfranco nel ruolo dell'attore principale con lo sguardo perennemente all'infinito.

Claudia Patruno

Una comicissima tragedia
Regia
Gianfranco Gallo
Cast

Gianfranco Gallo, Massimiliano Gallo, Antonio De Rosa, Franco Gargia, Anna De Nitto, Flora Gesuèle

Trama
web

http://www.teatrodeicomici.it/

RC- 5 - Anno III 7 maggio 2009

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