NON TOCCATE QUELLO SMOG! |
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L’aerosol prodotto dall’inquinamento globale negli ultimi decenni ha un effetto positivo sulla crescita delle piante, secondo quanto dimostra uno studio apparso su un numero recente della rivista Nature.
Alcuni gas di scarico, soprattutto l’anidride solforosa, infatti, inducono un effetto di diffusione della luce, rendendola rende più disponibile anche alla vegetazione più bassa. Un’atmosfera più pulita, al contrario, fa sì che la luce si fermi negli strati più alti degli alberi. Ai fini della fotosintesi, in effetti, il tipo di luce è più importante della quantità effettiva che raggiunge il suolo.
Come è noto, la vegetazione assorbe anidride carbonica dall’aria: attraverso la fotosintesi, le piante la combinano con l’acqua per produrre i propri componenti: composti complessi del carbonio come lignine, cellulose e amidi. Lo studio calcola che tra il 1960 e il 1999, le piante abbiano rimosso circa il 23.7% in più dell’anidride carbonica dell’atmosfera, rispetto a quanto avrebbero fatto se l’atmosfera fosse stata pulita.
Questa osservazione suggerisce che gli effetti della riduzione dell’effetto serra vanno considerati in tutta la loro complessità: riducendo il rilascio di gas inquinanti, una quota di luce disponibile verrà sottratta alla vegetazione. é prevedibile quindi che lo sforzo di ridurre l’emissione di CO2, superata una fase iniziale, dovrà essere ulteriormente rafforzato, per compensare questa perdita di assorbimento da parte delle piante.
Marta Baiocchi
Bibliografia: Mercado et al, Nature 458:1014 (2009) |