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COME LA LOGICA UCCIDE LA NARRAZIONE
Ermanno Bencivenga, professore di filosofia all’università Irvine, California, dopo una serie di saggi sul linguaggio e sulla filosofia morale, passa al genere narrativo con questa serie di brevissimi racconti filosofici. Come dice il titolo, il perno su cui queste storie si muovono è il conflitto con la realtà a cui inevitabilmente giunge il ragionamento logico condotto alle estreme conseguenze.
Così, la ragazza che teme di uccidere anche i microbi dell’aria che respira, finirà per lasciarsi morire per “lasciare spazio” alla vita altrui. La ricostruzione filologica di un libro antico condurrà piuttosto alla scrittura di un libro ex-novo. La convinzione di un padre che il proprio figlio è “troppo buono” comporterà la decisione di eliminarlo, in quanto innaturale. E così via.
Alcuni di questi racconti sono meglio riusciti, più interessanti dal punto di vista narrativo: “Una settimana di apprendistato” e “I papà di Tommy” hanno una vena emotiva che riesce a coinvolgere chi legge. Troppo spesso, invece, la narrazione non decolla, e le storie restano fredde esposizioni di paradossi logici.
Purtroppo, la competenza professionale e l’abilità narrativa non sempre vanno insieme: per entrare davvero nel senso di stupore fantastico che il ragionamento filosofico può dare, niente da fare, bisogna ancora rileggere Borges.
Marta Baiocchi |
I delitti della logica
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Titolo originale
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I delitti della logica |
Autore |
Ermanno Bencivenga |
Edizioni |
Mondadori |
Pagine |
112 |
EAN |
9788861592568 |
Prezzo di copertina: |
Euro 11 |
Descrizione: |
Può il ragionamento ucciderci, la logica soffocarci, il pensiero dirottarci? La riflessione è la nostra arma più potente: ci permette di prefigurare il futuro, di essere critici attenti del presente, di allargare enormemente la nostra visione della realtà. Ma, come ogni arma, può anche rivoltarsi contro di noi. E in una società come la nostra, sempre più tecnologica, l’onnipotenza della logica è un rischio reale. Il ragionamento va allora tenuto sotto controllo, gestito con cautela e umanità.
Ermanno Bencivenga, logico di fama, ci svela i delitti della logica, in racconti senza lieto fine, esempi di ragionamenti “andati a male”. Un fulminante monito, un invito a non farsi usare dalla ragione ma piuttosto a farne buon uso. |
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