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FRATELLI D’ITALIA

Il secolo intercorso tra la caduta di Napoleone e la fine della I Guerra Mondiale è sicuramente il più significativo nella storia dell’Italia  che si formò politicamente in quel periodo fino a giungere a completa unità nel 1918. A questo periodo sono dedicati vari musei soprattutto nelle località dove si svolsero particolari eventi. Negli ultimi due decenni dell’800 a Roma si cominciò a raccogliere memorie risorgimentali, nel 1906 si ebbe il Regio Decreto Legge n .212 che istituì il Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento che portò, dopo l’inaugurazione del Vittoriano, ad una mostra temporanea durata quasi due anni.
Dopo la I Guerra Mondiale e la sepoltura del Milite Ignoto si tornò a parlare della costituzione di un museo stabile e alla fine degli anni Venti il Brasini costruì una nuova ala del Vittoriano nella quale, il 24 maggio 1935, fu inaugurato il Museo Centrale del Risorgimento che si accrebbe immediatamente di cimeli e documenti di vario genere. Dal 1970 il Museo funzionò in maniera limitata finché fu chiuso nel 1980 per inagibilità. Soltanto nel 2001, in occasione della festività del 2 giugno su sollecitazione dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi il Vittoriano ed il Museo furono riaperti al pubblico. Finalmente il materiale conservato è stato esposto in due saloni sottostanti gli avancorpi dove svettano le quadrighe e nella galleria che segue il percorso concavo del grande colonnato.

Si accede al museo da un lato del Vittoriano e si salgono varie rampe di scale fiancheggiate da una serie di busti in bronzo o in marmo provenienti da un concorso sulle effigi di Medaglie d’Oro della Grande Guerra svoltosi nel 1934/35; i busti che si allineano anche nelle galleria furono donati al museo dalla Regina Elena. Nel primo salone spicca il colossale bozzetto del monumento celebrativo della battaglia di Castefidardo nel 1859, l’originale è sul posto, raffigurante il Generale Cialdini a cavallo che guida le sue truppe all’assalto. Nelle vetrine cimeli di ogni genere, armi, decorazioni, documenti, stampe, giornali, uniformi, sciabole, la maschera funebre di Mazzini, vestiti e ricordi di Garibaldi.
Si prosegue in ordine cronologico per l’800 sino a giungere al secondo salone dove sono conservati alcuni ricordi della I Guerra Mondiale, al centro l’affusto di cannone sul quale fu collocato il feretro del Milite Ignoto durante le cerimonie che si conclusero con la sepoltura al Vittoriano.

Il Museo possiede anche una notevole collezione di dipinti a soggetto risorgimentale alcuni di autore di un certo nome nonché quadri ed acquarelli aventi come oggetto la I Guerra Mondiale di vari artisti tra cui spiccano Tommaso Cascella, Anselmo Bucci, Duilio Cambellotti.
Nel Vittoriano sono ospitati anche due musei militari, il primo è il Sacrario delle Bandiere e raccoglie tutti i vessilli di Reparti disciolti nell’ultimo secolo;  le bacheche contengono bandiere spesso lacere e stinte di antichi Reggimenti che hanno combattuto tante battaglie e bandiere più nuove di reparti soppressi da pochi anni per ristrutturazione delle Forze Armate; dal sacrario si accede alla cripta dove è la tomba del Milite Ignoto che solo per un lato si affaccia all’esterno.
L’altro è il museo che raccoglie le bandiere delle navi della Marina Militare conservate in artistici cofani scolpiti con gusto tardo ottocentesco e donate da Enti o Associazioni in occasione del varo delle navi; al momento della messa in disarmo i cofani con le bandiere sono stati portati al Vittoriano e li conservati. Sono anche esposti alcuni cimeli di storia marinara come il MAS che affondò una corazzata austriaca nel 1918 e una piccola parte dello scafò del sommergibile Scirè che trasportò i mezzi d’assalto che nel dicembre del 1941 danneggiarono gravemente due corazzate inglesi nel porto di Alessandria d’Egitto; il sommergibile fu affondato pochi mesi dopo davanti alle coste della Palestina al largo di Haifa con il sacrificio totale dell’equipaggio.

Roberto Filippi

Info

Roma
Museo Centrale del Risorgimento

Complesso del Vittoriano

Orario:
alle 9.30 alle 18.30
tutti i giorni

Ingresso libero


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