Newsletter
Redazione
Informazioni
Contattaci

 

Pirro Ligorio
LIBRI DELLE MEDAGLIE DA CESARE A MARCO AURELIO COMMODO
Con saggio introduttivo di Patrizia Serafin Petrillo
Leggi tutto

hochfeiler
facebooktwitter youtube
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Patrocinio di
Municipio Roma 16
Società Dante Alighieri

www.romasmart.com

sommario

ROMACULTURA - LEGGI IL NUMERO DI OTTOBRE

Archeoguide :il Foro di Traiano

L’ultimo dei Fori Imperiali ad essere costruito, il più grande con una lunghezza di 300 metri e una larghezza di 180 ed il più splendido, fu il Foro di Traiano, opera del grande Apollodoro di Damasco.

Il Foro conservò il suo splendore almeno sino al VI secolo d. C. ma, a partire dal IX secolo, a seguito di un catastrofico terremoto, iniziò la sua irreversibile decadenza.

Nell’area del Foro durante il Medioevo furono costruite numerose casupole; successivamente, attorno al 1570, per l’impantanamento dell’area, queste divennero le cantine sopra le quali il cardinale Alessandro Bonelli, nipote di Papa Pio V, costruì il quartiere detto alessandrino in suo onore, visto che era nato ad Alessandria.

Passano i secoli e si arriva al 1925, quando per la costruzione di via dell'impero, oggi via dei Fori Imperiali, furono avviati imponenti scavi che riportarono alla luce parte dei fori e i cosiddetti mercati di Traiano.

Purtroppo la costruzione dell'imponente asse viario portò all'interramento di circa metà del Foro di Traiano. Contestualmente, non senza polemiche, fu abbattuto il quartiere alessandrino, ma furono conservati parte dei ruderi medievali che oggi vediamo in quella che era la piazza del Foro di Traiano e che confondono non poco il turista.

 

In conclusione chi si affaccia sul Foro di Traiano, se non è uno specialista, non riesce ad immaginare come fosse in passato e perché fosse considerato una delle meraviglie dell’antichità.

Vista la premessa, abbiamo colto l’opportunità offerta dal bando “Creativi Digitali – Sviluppo di Idee Progetto per una nuova Generazione di App – “App On”, gestito da Lazioinnova nell’ambito del POR FESR Lazio 20017 – 2013, per realizzare un’App che consenta al visitatore di “vedere” com’era in origine il Foro e di contestualizzare i reperti tutt’ora presenti nell’area.

Considerata la complessità dell’opera, il Foro è presentato al visitatore da 5 diversi punti di vista, che evidenziano la piazza del Foro, il porticato con le esedre, i mercati di Traiano, la basilica Ulpia e l’atrio all’interno del quale si trova la colonna traiana.

Sotto i vostri occhi le colonne, i marmi preziosi, le raffinate decorazioni, associate alle ricostruzioni dell’antico, vi restituiranno il senso di questa opera straordinaria. 

 

    

 

 

 

roma interactive

musei roma