Nella Colonna Traiana è scolpita la conquista della Dacia, che Traiano sottomise definitivamente nel 106 d. C.
Sappiamo che l’imperatore, seguendo l’esempio del De Bello Gallico di Giulio Cesare, aveva scritto il De Bello Dacico, malauguratamente andato perduto.
È quindi plausibile che la Colonna rappresenti la versione per immagini del commentario di Traiano.
La Colonna fu, per così dire, una prima assoluta; mai prima d’allora era stato fatto nulla di simile ma, al di là dell’originalità e della spettacolare resa artistica, l’opera rappresenta la più alta o per lo meno una delle più alte testimonianze della civiltà romana.
Eppure la stragrande maggioranza dei turisti e degli stessi romani non conosce la Colonna.
La ragione sta nel fatto che la conquista della Dacia è rappresentata attraverso 130 scene che si snodano lungo 24 spirali che, dalla base, salgono sino al vertice e quindi, per seguire la narrazione, il visitatore dovrebbe girare 24 volte attorno alla Colonna, meglio se munito di binocolo.
Non solo, se anche si sottoponesse a questo tour de force ma non conoscesse la storia delle guerre daciche, le tradizioni e i riti dei romani,
molte di queste scene gli risulterebbero incomprensibili.
Il nostro lavoro ha quindi avuto l’obiettivo di rendere fruibile, comprensibile ed attrattivo questo stupefacente capolavoro.
E, grazie al bando “Creativi Digitali – Sviluppo di idee progetto dedicate al libro ed alla lettura nell’era dell’innovazione digitale – New Book gestito da Lazioinnova nell’ambito del POR FESR Lazio 2007 – 2013, abbiamo potuto dare vita al nostro De Bello Dacico, articolato in 3 componenti.
La prima è un’App destinata al visitatore che si trova in prossimità della Colonna: a lui mostriamo 90 episodi salienti, che abbiamo ridipinto ispirandoci alle indicazioni del famoso archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli.
È infatti opportuno ricordare che all’origine la Colonna era dipinta, ciò che ne rendeva ad un tempo più facile e più emozionante la lettura.
Abbiamo scelto quegli episodi che a nostro avviso rappresentano in modo coinvolgente il realismo, la crudezza e la drammaticità descritta da colui che certamente è stato testimone di quelle guerre. Sono indimenticabili le scene che descrivono la caduta di Sarmizegetusa Regia, la capitale dei Daci, con l’ultima distribuzione di acqua agli abitanti
e successivamente la fuga disperata e il suicidio di Decebalo, il re dei Daci.
La seconda componente, correlata alla prima, offre approfondimenti storici sulle 5 campagne che dal 101 al 106 d. C. portarono alla riduzione della Dacia a provincia romana.
Infine, la terza componente è costituita dal new-book De Bello Dacico, che con il supporto di mappe e di oltre 100 immagini tratte dalla Colonna racconta le guerre daciche.