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Pirro Ligorio
LIBRI DELLE MEDAGLIE DA CESARE A MARCO AURELIO COMMODO
Con saggio introduttivo di Patrizia Serafin Petrillo
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Società Dante Alighieri

Un artista tormentato

Un pittore inquieto, tormentato, anticonformista, un ottimo artista che operò per tutta la prima metà del '500, tale fu Lorenzo Lotto. Nacque a Venezia intorno al 1480 e sin dall'inizio della sua attività si ispirò all'allora massimo esponente della pittura veneta dell'epoca, Giovanni Bellini; nella sua opera non mancano influssi di Antonello da Messina e della pittura nordica di Albrecht Durer. All'inizio del XVI secolo fu a Roma dove dipinse per vari committenti ma non riuscì ad inserirsi nell'ambiente dominato da Raffaello e dai suoi allievi; dopo qualche anno si trasferì a Bergamo vivendo un periodo felice e dipingendo nella città e nei dintorni. Sempre irrequieto ed in contrasto con gli ambienti culturali in cui operava si spostò più volte nelle Marche e a Treviso e negli anni venti del '500 sostò a Venezia allora feudo di Tiziano e dei suoi collaboratori.

Dopo un lungo ed operoso soggiorno nelle Marche si rifugiò presso la Basilica della Santa Casa di Loreto, celebre edificio di culto situato su una collina e circondato da torri e bastioni per difesa contro possibili attacchi di pirati Turchi che spesso compivano incursioni e razzie nell'Adriatico. Fu costruito in forme imponenti negli ultimi decenni del '400 inglobando alcuni muri che secondo la tradizione apparterrebbero all'abitazione della Madonna portata in volo dagli angeli dalla Palestina per sottrarla all'invasione turca. Nel 1554 il Lotto entrò come oblato laico tra il clero della Basilica continuando a dipingere fino al momento della sua morte nel 1557.
La Basilica, sorta intorno alla Santa Casa, ebbe il suo aspetto definitivo tra il 1513 e il 1527 ad opera di Andrea Sansovino e di Antonio da Sangallo il Giovane, della seconda metà del '500 è il grande rivestimento scultoreo intorno agli antichi muri; la cupola fu dipinta dal Pomarancio, molto deperita a fine '800 i suoi resti furono staccati e sostituiti da affreschi di Cesare Maccari. Sugli altari e nelle cappelle opere d'arte di Signorelli, Melozzo da Forlì, Federico Zuccari, Barocci. All'esterno un ampio piazzale circondato dal grande Palazzo Apostolico porticato. Una parte dell'edificio ospita un Museo, costituito nel 1957, aperto al pubblico nel 1974 e ristrutturato nel 1997; ospita molte opere d'arte di gran pregio, pervenute da varie fonti, sculture, pitture, oreficerie, arredi sacri, in gran parte fortunosamente sopravvissute a furti e ruberie, specie napoleoniche a fine '700: tra loro quadri dipinti dal Lotto.

Nel 2011 presso le Scuderie del Quirinale si tenne una grande mostra monografica sull'artista ed ora, quasi a completamento, la Soprintendenza  SPSAE e la Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto hanno organizzato a Castel Sant'Angelo una esposizione avente come motivo trainante i dipinti dell'artista conservati presso la pinacoteca della Basilica.
In realtà le opere del Lotto sono dieci di cui la metà di altra provenienza ma contornate da quadri di grandi artisti, oreficerie e maioliche.

La mostra è articolata su quattro sezioni, la prima ospita i quadri del Lotto unicamente alla copia anastatica dell' interessantissimo “Libro di spese diverse” in cui l'artista annotava le sue committenze; la seconda sezione ospita dipinti un tempo nella Basilica e poi sostituiti da copie musive, si notano opere di Perin del Vaga, Pomarancio, Guido Reni, Simon Vouet.

La terza sezione è relativa all'iconografia della Madonna di Loreto con  dipinti antichi, tra cui un Annibale Carracci, e moderni che francamente appaiono incongrui; la quarta espone oreficerie ed alcuni vasi, piatti ed albarelli in maiolica, databili tra il XVI e XVIII secolo, provenienti dalla Spezieria della Basilica. Una piccola ma piacevole mostra che invita il visitatore a recarsi a Loreto per ammirare dal vivo quello scrigno d'arte che è la Basilica Lauretana.

 

Roberto Filippi
marzo 2015

Roma
Castel Sant'Angelo

LORENZO LOTTO
e i tesori artistici di Loreto

Dal 2 febbraio al 3 maggio 2015

Orario:
tutti i giorni
dalle 9.00 alle 19.00
lunedì chiuso

Informazioni:
tel. 06/68193064

Sito web http://castelsantangelo.beniculturali.it/

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