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Klimt: Un lusso emaciato

Sono una ventina le opere di Klimt in mostra a Palazzo Reale a Milano. Può sembrare un numero piuttosto esiguo, ma se si considera che sono solamente cento le opere di Klimt in tutto il mondo e che è difficilissimo che il Museo Belvedere di Vienna acconsenta a richieste di questo genere, si può capire come una visita alla mostra in corso sia una occasione quasi unica per ammirare opere (come il Girasole) che non sono mai uscite prima dall’Austria.

Ma con l’Italia Klimt ha avuto e continua ad avere rapporti privilegiati: basta ricordare il forte influsso esercitato su di lui dai mosaici della basilica di San Marco a Venezia - visti alla luce del primo mattino durante la sua visita in Italia - che lo ispirarono molto di più di quelli di Ravenna, come fa notare Alfred Weidinger, vicedirettore del museo Belvedere e curatore della mostra.
Poi il primo premio, con conseguente acquisto dell’opera, alla Biennale di Venezia del 1910 con la Salomè, cui fece seguito un altro acquisto a Roma nell’anno successivo. E l’Italia risulta non solo la prima nazione al mondo ad acquistare le sue opere all’estero a livello di istituzioni, ma anche quella che ha promosso la rivalutazione di Klimt, dopo gli anni dell’oblio, ad opera della Biennale del 1984, dedicata alle Arti di Vienna.

Aggiungiamo inoltre la storia che per tanto tempo ha unito le nostre sorti a quelle dell’impero austriaco, e il fatto che gli italiani siano i visitatori più numerosi del Museo Belvedere.
La mostra, come dice il titolo, si incentra sull’ambiente in cui ha origine la  rivoluzione artistica di Klimt: il contesto familiare, l’influenza del padre orafo, l’amore per l’arte condivisa con i fratelli, la passione per la manualità artigianale, la frequenza alla scuola di arti e mestieri ed infine l’adesione alla Secessione Viennese, l’associazione indipendente di artisti e architetti fondata per rinnovare l’arte andando oltre gli accademismi.

Il gruppo, di cui Klimt diventa il presidente, realizza un padiglione espositivo, organizza mostre e laboratori di arte applicata.
Una ricerca preziosa dunque, alle radici dell’arte del grande pittore, corredata da opere del suo entourage artistico/familiare, da cartoline postali autografe, da notazioni autobiografiche.
Tra le opere maggiormente in evidenza la Salomè dalla Cà Pesaro di Venezia, il Girasole, i numerosi ritratti, Adamo ed Eva.

Interessante, infine, la sezione riservata ai paesaggi e spettacolare la sala dedicata al grande Fregio di Beethoven del 1902 realizzato per la XIV Mostra della Secessione: in questo allestimento è esposta la sua fedele ricostruzione (essendo l’originale inamovibile dalla sua sede), appositamente creata per la Biennale di Venezia del 1984, e  lo si può ammirare accompagnati dalla musica della nona sinfonia.


Silvana Di Stefano
maggio 2014

 

KLIMT, ALLE ORIGINI DI UN MITO
Dal 12 marzo al 13 luglio 2014

Milano
Palazzo Reale

http://www.klimtmilano.it

Informazioni:
tel. 02/54917 (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00)
www.ticket.it/klimt
www.ticketone.it/
prenotazioni gruppi e scuole
tel. 02/542727 (dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00)
prenotazione telefonica obbligatoria

Orari
lunedì 14.30 – 19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

Ingresso:
intero: € 11,00
ridotto: € 9,50
ridotto speciale: € 5,50

 

 

 

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