La via verso se stessi
Millie è una giovane ragazza dal passato triste e burrascoso messa ai margini di una società che sembra non notarla. L'unica salvezza che lei vede a questo suo status è la finestra aperta del suo appartamento in fiamme, e la ragazza non esita a coglierla “al volo”, anche se proprio quel volo ha degli esiti del tutto inaspettati. Che direbbe se al suo risveglio in ospedale le venisse offerta l'opportunità di ricominciare? Di rifarsi una vita?
Il signor Mike è invece un homeless con un passato da soldato. Qualcosa lo ha spinto a disertare dall'esercito fino a portarlo a vivere nel portone di un palazzo laddove altri senzatetto mirano ad avere il suo “comodo” angolino riparato. Qualcuno sembra riuscire a soffiarglielo e il Signor Mike si ritrova senza un luogo dove dormire e, peggio, con alcune lussazioni in varie parti del corpo. Penserebbe mai che una buon'anima gli si presentasse con una proposta di lavoro adatta alla sua persona?
Mariette è una moglie, una madre e, soprattutto, un'insegnante. Quel che è peggio però è che Mariette è stressata da un marito dittatore, dai figli menefreghisti e da alcuni alunni indisciplinati, talmente indisciplinati che uno di loro si prende uno schiaffo che lo fa cadere dalle scale, e a tirarglielo è proprio la sua maestra. Mariette ha raggiunto il limite e ha bisogno di cure per ritrovare se stessa. Si aspetterebbe forse di trovare molto di più in sé dopo queste cure?
Tre storie destinate ad incrociarsi in questo romanzo intitolato “l'Atelier dei miracoli” scritto dall'autrice francese Valèrie Tong Cuong. Un incrocio voluto da un benefattore di nome Jean Hart, un altro personaggio del libro e proprietario dell'Atelier, che si è posto degli obiettivi nella vita: rimettere in sesto gli altri e far riscoprire il proprio valore alle persone che lo hanno smarrito. Come tutti però anche lui ha i suoi misteri, i suoi scheletri nell'armadio, e l'autrice ha delineato per questo personaggio una personalità ambigua, a volte preoccupante, come se tutto ad un tratto il romanzo dovesse cambiare di colpo il corso degli eventi...come in effetti fa, ma a in modo forse imprevisto.
E i tre protagonisti? Anche per loro Valèrie Tong Cuong ha costruito un passato e un presente problematici, diversi per ognuno di loro ma simili nel destino che li accomuna, ovvero quello di ritrovare dei valori, dei principi di vita e una personalità che sembra scomparsa.
Ma per far ciò l'ostacolo più duro da superare è, come sempre, la verità, una verità che perseguiterà ogni protagonista fin dall'inizio della storia, compreso Jean che è poi la chiave di tutto.
I valori che l'autrice vuole esaltare in questo romanzo sono senza dubbio nobili, ma i mezzi utilizzati dal Centro di recupero per raggiungere certi obiettivi non sembrano del tutto “onesti”. La fragilità dell'animo umano è nota a tutti, ma Valèrie Tong Cuong vuole dimostrare come le vie e i risvolti che possono ridare dignità e amor proprio ad una persona siano a volte le più inaspettate. L'Atelier dei miracoli è un viaggio introspettivo nell'animo umano che ha lo scopo di analizzarlo fin nel profondo dove forse risiedono quelle risposte in noi stessi che a volte fatichiamo a trovare.
La domanda da porsi allora è: quale sarà mai il metodo utilizzato nell'Atelier?
Alessandro Borghesan
luglio 2014
Titolo: L’Atelier dei miracoli
Autrice: Valèrie Tong Cuong
Edizioni: Salani (Collana Romanzo), 2014
Pagine: 215
Traduttore: R. Fedriga
Disponibile anche in ebook
http://www.valerietongcuong.com/
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