L’arte della Terra
A 125 anni dalla morte è in corso a Milano presso Palazzo Reale, una particolare mostra dedicata a Van Gogh connessa al tema della prossima esposizione universale, a cui la mostra fa quasi da presentazione artistica.
L’esposizione, che all’inaugurazione ha visto la presenza di due membri della famiglia Van Vogh, ha come curatrice Kathleen Adler, uno dei più noti esperti di Van Gogh al mondo, e conta circa una cinquantina di opere. Di queste una quarantina proviene dal Kröller-Müller Museum, che ospita la seconda collezione al mondo di opere di Van Gogh, e che per diposizione della fondatrice Ellen Kröller-Müller (e per fortuna nostra) si propone di far girare nel mondo le opere del grande artista olandese che perciò vengono volentieri prestate ad altri musei.
Il tema della mostra, Van Gogh L’Uomo e la Terra, è strettamente legato alle tematiche di Expo 2015, la terra , i suoi frutti, la vita rurale e le sue fatiche, temi cari a Van Gogh, perlomeno al Van Gogh del primo periodo, le cui opere sono in prevalenza esposte nella mostra milanese.
Esaminare e disegnare tutto ciò che appartiene alla vita contadina: questo è il proponimento di Van Gogh all’inizio della sua attività artistica, e nella mostra di Milano ritroviamo i suoi primi disegni, troviamo i segni della matita incisivi come le rughe profonde dei volti di contadini, di zappatori, di mietitori, di pastori col gregge. La terra, il lavoro, la fatica emergono nelle opere delle prime due sezioni in cui è articolata la mostra che prosegue con la sezione dedicata ai ritratti (troviamo qua il ritratto di Joseph-Michel Ginoux, e dell’affezionato postino Roulin) e quella dedicata alle nature morte, sempre coi prodotti della terra come soggetti principali (Natura morta con patate, Natura morta con cipolle).
Una sezione è riservata all’esposizione delle lettere, queste ultime provenienti dal Van Gogh Museum di Amsterdam.
Il carteggio tra Vincent e il fratello Theo fu fittissimo, e Theo raccolse con cura tutte le lettere che il fratello gli scriveva, e non è senza emozione che ci si avvicina nel tentativo di decifrare la scrittura nervosa e fitta con cui Vincent scriveva all’amato fratello
L’ultima sezione è infine dedicata all’esplosione del colore, che caratterizza l’ultima parte della vita artistica dell’artista: il Paesaggio con covoni e luna che sorge, La vigna verde, il Sottobosco, l’Uliveto con due raccoglitori di olive (di nuovo il lavoro dei campi…).
Una particolare nota merita l’allestimento,che si discosta dai consueti allestimenti per mostre a sfondo neutro, e che inaugura il nuovo indirizzo di palazzo Reale che vuole allestimento e mostra profondamente compenetrati. Affidato all’archistar giapponese Kengo Kuma, utilizza materiali naturali come stuoia e iuta che avvolgono il visitatore come in una stretta relazione con la terra, tema della mostra.
Anche l’illuminazione proveniente dal basso ad illuminare sale piuttosto buie contribuisce a stabilire questo rapporto.
Il risultato però, nonostante le ottime intenzioni, non convince del tutto; le forti ombre che sfiorano i dipinti a volte infastidiscono il visitatore nella fruizione dell’opera d’arte.
Per concludere la mostra ha il merito di porre l’accento sull’evoluzione della parabola artistica di Van Gogh, partendo dal suo forte interesse per la vita rurale, più che sulle opere più note dell’ultima fase della sua vita. Un Van Gogh forse meno noto al grande pubblico, ma indispensabile per conoscere a fondo la sua evoluzione personale ed artistica.
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Milano
Palazzo Reale
In collaborazione con il Kröller-Müller Museum
VAN GOGH
L’Uomo e la Terra
Dal 18 ottobre 2014 all’8 marzo 2015
Informazioni:
tel. 02/54913
http://www.vangoghmilano.it/
Orari
lunedì 14.30 – 19.30
martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Ingresso:
intero € 12
ridotto € 10
audioguida compresa nel prezzo del biglietto
Catalogo:
VAN GOGH. L’UOMO E LA TERRA
a cura di Katleen Adler
152 pagine
€ 39,00
24 ORE Cultura
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Silvana Di Stefano
dicembre 2014
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