ROMEO E GIULIETTA. Ama e cambia il mondo
Con la versione italiana di “Notre Dame de Paris” pensavo che la produzione di David Zard avesse raggiunto livelli di bellezza e di coinvolgimento emotivo difficilmente replicabili e non nascondo di aver temuto di potermi trovare ora di fronte ad uno spettacolo che, al confronto, potesse lasciare l’amaro in bocca. Il tre ottobre, però, in occasione della prima di “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” all’Arena di Verona, trasmessa in diretta RAI, mi sono resa conto di essere ancora una volta spettatrice di un capolavoro firmato Zard. Non serve aspettare per capirlo: basta lasciarsi trascinare dal carisma e dalla bravura di Leonardo Di Minno, il principe di Verona che in apertura, con sguardo fiero e voce possente, ci conduce nella sua “Verona bella, sensuale e tragica città… dove regna l’odio e la follia… dove non c’è spazio per un re… dove due famiglie fan da sé”. Due famiglie che si scontrano in una città che si fa scacchiera… “pedine” rosse, i Capuleti, contro “pedine” blu, i Montecchi. Questa contrapposizione di colori, dopo aver intelligentemente animato tutto lo spettacolo, si risolve sul finale quando i componenti le due famiglie si spogliano dei loro costumi per rimane avvolti da una veste bianca, finalmente non più contrapposti ma tutti ugualmente schiacciati dal peso della stessa colpa: aver causato, con la loro folle guerra, la morte di due giovani innamorati. Ad interpretare quei due giovani troviamo Davide Merlini, rivelazione di X-Factor 2012, e Giulia Luzi, famosa al grande pubblico per le serie tv I Cesaroni e Un medico in famiglia. Giovani, ma non per questo inesperti. Con le loro voci brillanti che raggiungo eccellenti livelli di fusione, con i loro sguardi che si incrociano, con le loro mani che si intrecciano e con le loro labbra che si uniscono, vivono e fanno vivere l’emozione di un amore totalizzante.
Ugualmente totalizzante è l’odio tra le due famiglie e la produzione di “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” non avrebbe potuto trovare interpreti più capaci ad esprimere un sentimento così forte e distruttivo. Barbara Cola (Lady Capuleti) e Roberta Faccani (Lady Montecchi) regalano autentici brividi con la loro magnetica interpretazione del brano “L’odio”. Il Conte Capuleti è il bravissimo Vittorio Matteucci che fa commuovere fino alle lacrime con la sua stupenda interpretazione di “Avere te”. Questa struggente dichiarazione d’amore di un padre verso la sua unica figlia rappresenta il momento in cui lo spettacolo tocca uno dei punti più alti ed emozionanti. E non poteva essere diversamente dato che Vittorio Matteucci è uno dei nostri più bravi “cantattori” – come ama definirsi lui stesso. Non dimentichiamo, infatti, che è stato proprio Matteucci a rendere indimenticabili numerosi personaggi delle principali opere musicali degli ultimi anni. Solo per citarne alcuni: Frollo in “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante e Pasquale Panella, Scarpia in "Tosca Amore Disperato" di Lucio Dalla, Dracula in "Dracula Opera Rock" musicata dalla P.F.M. e scritta da Vincenzo Incenzo, Dante ne "La Divina Commedia, L'Opera" del compositore Mons. Marco Frisina, l'Innominato ne "I Promessi Sposi" di Pippo Flora e Michele Guardì… Cantante, attore, cantautore, compositore, autore teatrale e regista, Matteucci è un artista completo e nel “Romeo e Giulietta” targato David Zard si conferma capace di dare voce, corpo e passione al musical italiano.
Il cast principale di “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” prosegue con Luca Giacomelli (Mercuzio), Riccardo Maccaferri (Benvolio), Gianluca Merolli (Tebaldo), Giò Tortorelli (Frate Lorenzo) e Silvia Querci (Nutrice) che ha stregato il pubblico con la sua intensa interpretazione di “S'innamora già”.
Qualche numero può aiutare a capire la grandezza e la spettacolarità di questa nuova produzione: 45 artisti sul palco, oltre 30 tra ballerini e acrobati, 200 costumi disegnati da Frédéric Olivier, 55 persone di produzione tra cui 35 solo di équipe tecnica per gestire il colossale allestimento scenico di circa 550 mq tra palco e aree tecniche e di backstage.
L’opera, tratta dal capolavoro di William Shakespeare con musica e libretto del grande compositore francese Gérard Presgurvic, nella versione italiana ha la regia di Giuliano Peparini con testi a cura di Vincenzo Incenzo.
Uno straordinario progetto, un’opera musicale moderna in cui gli artisti, singolarmente e coralmente, riescono a interpretare e trasmettere al meglio il messaggio che Shakespeare ha lanciato con forza più di quattrocento anni fa con il suo “Romeo e Giulietta”: ama e cambia il mondo.
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