GeÌshe e Samurai
- Stanley Kubrick fotografo
Genova
Palazzo Ducale
La ritualitÀ dell'immagine
Il Giappone è in mostra con 125 fotografie originali realizzate fra il 1860 e i primi anni del Novecento, realizzate dai grandi interpreti europei e giapponesi, finemente ritoccate e dipinte a mano dagli stessi artisti che realizzavano le stampe dei maestri dell’arte giapponese: come Hiroshige e Utamaro. Gli scatti, come dicevamo, sono opera in gran parte di fotografi europei e giapponesi che intendevano rispondere, innanzitutto, al bisogno irresistibile dei viaggiatori occidentali di portare con sé album- souvenir; il ricordo di un paese che appariva straordinario agli occhi dell’immaginario collettivo dell’Occidente.
Documento di carattere storico e antropologico e di armonica quotidianità, dove l’esotismo si coniuga con l’arte fotografica ed il pittoricismo. Il percorso si dipana attraverso itinerari tematici: il contesto paesaggistico, in cui si muovono uomini e donne impegnati nelle loro attività domestiche e cerimoniali. L’universo del sacro, scandito dal tempo del rito e della festa; la dimensione idealizzata, segreta ed edonistica, nei modelli di sublime bellezza femminile asiatica; la quale si imporrà come una sorta di cliché destinato a durare nel tempo.
Chiudono la mostra due sezioni dedicate agli eroi per eccellenza della cultura giapponese: sàmurai, kendoka, lottatori di sumo tatuati e gli attori del teatro Kabuchi.
Di diverso carattere l’esposizione dedicata a Kubrick segnatamente ai cinque anni cruciali per la sua formazione, fra il 1946 e il 1950 periodo nel corso del quale la sua fotografia risulta essere la radice di quello che diventerà di lì a poco il suo cinema.
La mostra, assai vasta, presenta ben 160 fotografie. È stata realizzata in collaborazione con il Museo reale del Belgio che l’ha ospitata nella scorsa primavera. Si tratta di scatti straordinari, stampati per l’occasione dai negativi originali conservati al Museum of the City of New York.
La città natale è il primo grande soggetto della sua straordinaria capacità di visione. New York la protagonista assoluta degli scatti. Un viaggio in itinere lungo le strade di Manhattan frequentate da una curiosa umanità colta nell’attimo fuggente del proprio vissuto quotidiano. Mickey, il ragazzino che in città lustra le scarpe, i nuovi gladiatori, i protagonisti del mondo del pugilato, duro e violento dai profondi risvolti umani. E ancora, la borghesia sofisticata all’inaugurazione di una mostra, le atmosfere silenti della “Subway”. Un grande affresco popolare, realistico e, a volte, contrassegnato da un tragico lirismo. |