SCULTURE DALLE COLLEZIONI SANTARELLI E ZERI
Dal 27 marzo 2012 al 1 luglio 2012
L’esposizione mette in evidenza le affinità e le differenze che esse esprimono, permettendo qualche cenno sui vari approcci del collezionista nei confronti dell’opera da acquisire, riunendo pezzi lapidei cercando di raccontare aspetti dello stile, dei soggetti e dei materiali della scultura, attraverso una selezione compiuta nelle due raccolte.
Per illustrarlo è stato selezionato un nucleo straordinario di oltre 90 opere tra statue, reperti archeologici e ritratti provenienti dalle due Collezioni private e da importanti istituzioni museali, quali l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, l’Accademia Carrara di Bergamo, e i Musei Vaticani.
Per introdurre il visitatore nel clima suggestivo della mostra sono esposti capolavori come la Testa velata e la Testa di satiro, entrambe di ambito romano appartenenti al I Secolo d.C.
Capolavori antichi quali la Ulpia Felicitas, busto femminile di Età tardo-repubblicana, e la Cerere del II-III secolo d.C., provenienti dalla Collezione Santarelli, dialogano con le sculture Allegoria della Virtù vittoriosa sul Vizio e Andromeda legata alla rupe (XVI-XVII sec.) di Pietro Bernini, entrambe appartenenti alla collezione Zeri e provenienti dall’Accademia Carrara di Bergamo.
La ricchezza artistica delle due collezioni è documentata ancora dal Busto di Papa Paolo V Borghese (XVI sec.) di Nicolas Cordier e dal Busto del Cardinale Marzio Ginetti (1673) in marmo e porfido di Alessandro Rondone.
Sono esposti anche molti bassorilievi della tradizione berniniana che tramandano le reali fattezze dei loro committenti, illustrando una delle grandi conquiste figurative dell'Occidente: il ritratto.
Novità assoluta è l’illuminazione di alcuni pezzi, dinamica, proveniente da punti differenti. Si potranno così apprezzare meglio la qualità dei materiali e le tecniche scultoree delle superfici, nonché i volumi in gioco.
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