Caro amico ti scrivo... così mi consolo un po'
Ci hai lasciato. Lo hai fatto quando nessuno di noi se lo aspettava. Ci hai sorpreso ancora una volta ma, questa volta, non avresti dovuto farlo.
Vorremmo tu fossi ancora qui con la tua genialità, la tua bravura, la tua voce inconfondibile ed emozionante, la tua anima jazz, il tuo sguardo buono, la tua simpatia, il tuo fare scanzonato.
Il mese di marzo ti ha dato la vita e, 69 anni dopo, è stato proprio marzo a portartela via.
Peccato che per la tua uscita di scena non potrai regalarci un altro capolavoro come la splendida “4 marzo 1943”.
Ora sicuramente non sarai solo. Vicino a te, tra gli altri, ci sarà senza dubbio il grande Ayrton. Ora anche tu, come lui, continuerai a correre veloce per la tua strada “anche se non è più la stessa strada, anche se non è più la stessa cosa”. Ora che anche a te Dio ha detto "chiudi gli occhi e riposa".
Lucio ci mancherai. Però tu non rattristarti per i nostri sguardi malinconici ed esaudisci finalmente il tuo desiderio di girare il cielo come le rondini e “con la polvere dei sogni volare e volare, al fresco delle stelle, anche più in là”. |