Miriam,
Sono tornata oggi in Campidoglio a salutarti ancora
ma tu sei chiusa nell’ultima tua casa... e mi sorprende.
Al posto di una croce profumano le fresie che ieri ti ho portato
intorno sette grandi corone sette cuscini a terra
sette cavalieri attoniti rampanti alle pareti.
La gente è già sfumata nel silenzio e tutto sembra immobile
quando il ragazzo bruno corre impetuoso ad abbracciarti libero
come il pensiero in questo decimo giorno grigio d’Aprile.
Poi quattro cavalieri in guanti bianchi ti sollevano in una danza
“Ciao Miriam a presto.” Fuori piove piano
e mentre ti allontani le luci della vettura che ti porta
disegnano un saluto lampeggiante festosamente rosso.
Sarina
Roma 10 Aprile 2012...le due del pomeriggio.
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