LA PITTURA A ROMA
Dal futurismo ai giorni nostri
LA PITTURA DEI FUTURISMI GIORNI
Spesso i concorsi, come il premio Catel, offrono un’opportunità, a chi opera nelle arti visive, di farsi vedere, più che conoscere, anche se gli allestimenti premiano alcuni e penalizzano altri e il Catel 2012 non è una eccezione.
Le opere proposte su dei pannelli singoli si riescono a godere anche nella loro poca originalità, ma quando si scorrono quelle alle pareti, nel loro frenetico susseguirsi, si è presi da un certo disagio. Uno sgomento per la sensazione che tutto l’impegno era stato profuso nella collocazione delle prime opere e poi era tanta la stanchezza che per le altre da disporle è avvenuta in modo casuale. Lavori di piccole dimensioni che si perdono nello spazio e quelli più grandi dislocati in posizioni anguste. Anche il sito web non brilla d’informazioni e visibilità per i 47 pittori selezionati (Marianna Adel Labb, Elena Baciorri, Claudia Bellocchi, Alexandra Bolgova, Lahri Bottaro, Ninfa Carlocchia, Violetta Carpino, Maria Salvia Castratimonica Dabbicco, Martina D’anastasiofrancesca De Angelis, Andrea Devoto, Amedeo Donini, Valentina Faraoneedoardo Figara, Luca Castaldo, Veronica Giorgetti, Lorenzo Gubinelli, Cristina Gucciardo, Lee Hyun Sook, Andrea Iannuzzi, Michelino Iorizzo, Ali Isgandarov, Simona Lavalle, David Lee, Ovidiu Leuce, Fei Li, Flavia Mantovani, Stefania Manzata, Matteo Montani, Pino Navedoro, Veridiana Patacchini, Romina Peppetti, Volha Piashko, Flavio Pitocchi, Tiziana Rinaldi, Ying Jing Sang, Igor Sava, Sorin Scurtulescu, Sweety Shula, Alexsandar Stamenov, Mariarosaria Stigliano, Monica Timofei, Paul Timofei, Valerio Villani) e soprattutto per i cinque premiati (Pino Navedoro, Verdiana Patacchini, Luca Gastaldo, Stefania Manzata e Simona Lavalle).
Persone di buona volontà, no proprio dei critici, impegnate ad offrire pari opportunità in una sintetica selezione della pittura a Roma dal futurismo ad oggi, dimostrando di essere condizionati dal fattore visivo, evitando coinvolgimenti emozionali, ma non degli inutili trionfalismi. |