GRADITO PRESTITO
La famiglia Getty con atto di grande mecenatismo ha concesso in comodato d'uso, per cinque anni, un dipinto di sua proprietà alla Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Barberini; si tratta di un quadro su tavola opera di Francesco Salviati appartenente ai Getty, in una loro villa in Italia, dopo un acquisto sul mercato antiquario negli anni Venti del Novecento e vincolato ai sensi della Legge 1089 del 1939.
L'autore nacque come Francesco de' Rossi a Firenze nel 1510 e qui iniziò la sua attività, si trasferì poi a Roma dove si trattenne a lungo lavorando per il Cardinal Salviati da cui acquisì il nome, in seguito fu anche a Bologna e Venezia lasciando ovunque sue opere. Morì a Roma nel 1563. Fu uno dei maggiori esponenti del Manierismo una stile di pittura che si sviluppò per gran parte del XVI secolo; “La Maniera” cominciò a manifestarsi dopo che furono note le pitture di Michelangelo nella Cappella Sistina e gli artisti iniziarono ad ispirarsi al Buonarroti imitandone le forme esagitate, le pose non convenzionali, le forme serpentinate, i colori freddi ed irreali.
Il Salviati fu uno dei maggiori esempi dello stile manierista ed il valore della sua opera si può apprezzare esaminando la tavola esposta che rappresenta una donna nuda che allatta un bambino mentre sullo sfondo altri due bambini si abbracciano, da ciò la definizione “Allegoria della Carità” anche se abitualmente all'epoca la Carità veniva presentata con tre bambini, secondo altre teorie la donna che allatta rappresenterebbe l'Amor Sacro mentre i due puttini, uno è maschio mentre l'altra figura sembrerebbe femminile, dovrebbero figurare l'Amor Profano. Quale sia il significato dell'opera è difficile valutare dati i complessi significati iconologici che gli artisti dell'epoca erano soliti attribuire ai loro lavori anche sulla scorta di precisi prontuari redatti da studiosi e cultori d'arte.
La tavola comunque ha una sua specifica bellezza con colori smaltati e lucenti che la rendono simile ad una porcellana con la figura femminile dalle forme chiare e prorompenti, i puttini abbracciati sullo sfondo il tutto sovrastato da un misterioso braciere acceso di un qualche recondito significato. Le vesti che appena avvolgono i personaggi ricadono in pieghe innaturali ma d'effetto ed hanno colori netti, stridenti, privi di sfumature; il volto sottile della Carità è ripreso di profilo ed ha la dignità di un antico cammeo. Speriamo che l'esempio di affidare in deposito o in comodato d'uso opere d'arte di rilevante interessa sia seguito da altri proprietari.
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