LA MULTIMEDIALITÀ DELL’ANIMA E DEL CORPO
La veloce programmazione nel centrale spazio espositivo è giunta a proporre le opere di Eleonora del Brocco e Francesco Cirillo, per indagare nel complesso rapporto tra corpo ed anima, tra persona e società, tra libertà e barriere che impediscono il vedere creando confini, limitazioni.
L’istallazione di Eleonora del Brocco con l’uso dei volumi nello spazio, gabbie come contenitori di memoria, ci rimanda alle paure, alle nostre fredde chiusure mentali, alle speranze disilluse, alle nostre fobie, alle nostre follie. Le tele di Francesco Cirillo sono, a detta dell’artista, brutte e spaventose, invendibili, deprimenti a vedersi ma reali, forti, sentite, scritte nella Calabria in guerra 'ndranghetista.
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