FREUD NELL’IMMAGINARIO
Dieci artiste provano a rispondere alla famosa domanda di Freud: cosa vogliono le donne?
Presentando una serie di opere eterogenee (dalla pittura all’installazione, al video, passando per la performance e la fotografia) in gran parte inedite, realizzate per questo progetto e alcuni testi autografi che, affiancati dall’interpretazione della psicologa Nicoletta Zanoletti, sono raccolti in un catalogo/taccuino dell’analista.
Questo progetto, infatti, ipotizzato come una “stanza analitica” che protegge e favorisce il rapporto co-creativo artista/psicologa, ha reso possibile registrare emozioni trasfigurandole in immagini/parole e da queste, riverberare nuove emozioni fruibili da chiunque. Inteso come un laboratorio, 10 ragazze per Freud accoglie lo scambio e l’interazione tra soggetti diversi di cui l’evento al Palladium rappresenta il risultato comunicativo.
L’iniziativa, un group show ideato da Lori Adragna e curato da Lori Adragna per NUfactory con l’assistenza di Antonella Di Lullo, si articola con le opere di: Arianna Carossa, Laura Cionci, Francesca Fini, Silvia Giambrone, Jessica Iapino, Maria Carmela Milano, Chiara Scarfò, Alice Schivardi, Vania Elettra Tam e Fernanda Veron.
Le dieci artiste hanno qualcosa da dire a quel Sigmund Freud che secondo certa letteratura non fu mai in grado di comprendere le donne, tanto da definirle “il continente oscuro”.
Analizzare il padre della psicanalisi che ha ispirato i movimenti femministi oppure il “reazionario misogino e fallocrate” come lo definisce il filosofo Michel Onfray, attraverso l’arte come espressione creativa recondita dell’Io e con una buona dose d’ironia, per mettere a nudo pulsioni, tendenze, desideri, sogni scaturiti dalla propria coscienza e occultati nell'inconscio.
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