NELLA CRISI NUOVE STRADE DELLA CULTURA
La cultura soffre e l'istruzione non ride, ma se si vuol essere ottimisti si può ritenere uno stimolo la mannaia che la politica ha fatto cadere sui fondi destinati alla scuola, per tessere collaborazioni tra istituti e rendere interessante lo studio ai singoli studenti.
Ci sono docenti che hanno accettato la sfida e altri che continuano a sopravvivere, senza entusiasmi.
I fondi sono esigui e la crisi finanziaria può essere un’occasione per esplorare nuove soluzioni per non far sprofondare nella mediocrità l’insegnamento, ma far emergere l’eccellenza.
Non è utopia e lo si è potuto riscontrare nel Macro-Progetto Triennale di “Educazione al Patrimonio Culturale” varato al Liceo Artistico di via Ripetta, con la presentazione del primo “Quaderno Ripetta”, che raccoglie gli Atti del Convegno e la documentazione fotografica delle iniziative intitolate “Ripetta, dall’Accademia di S. Luca al Liceo Artistico: la Storia, il Palazzo, la Collezione di gessi, gli Artisti”, nell’ambito della “XIII Settimana della cultura” promossa dal MiBAC e della “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore”.
Il “Quaderno Ripetta” inaugura una linea editoriale del Liceo con tanto di Isbn e rafforza la presenza della biblioteca nel circuito dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane, che offre alla consultazione 15mila pubblicazioni schedate con le regole Sbn.
Questo per coinvolgere anche i docenti della sede distaccata di via Pinturicchio, mentre per gli studenti è stato istituito “Ripetta Premia”, con l’intento di alzare gli standard, intervenendo sul recupero del disagio e dando un contributo al Progetto pilota della Provincia di Roma contro la dispersione “Gli ultimi per primi”.
Agli alunni più meritevoli tra i diplomati e gli iscritti dell’anno 2010/11 è stata consegnata in premio la Card annuale del Palazzo delle Esposizioni/Scuderie del Quirinale.
L’ingegno dei docenti non può essere ingabbiato, e in particolare quello del nuovo dirigente scolastico, Anna Cochetti, che aveva già collaudato positivamente diverse iniziative nel Liceo artistico “De Chirico”, puntando con particolare riguardo a promuovere la biblioteca Savinio inserendola nel circuito dell’Istituzione bibliotecaria di Roma Capitale e aprendola alla città, come si sta facendo con Ripetta, oltre a promuovere la preziosa Gipsoteca.
Nell’avvilimento della scuola entra a gamba tesa anche il permutare il vocabolo di preside o direttore con quello burocratico-manageriale di dirigente. Una scelta poco formativa, ma estremamente indirizzata alla produzione, rinnegando la cultura umanistica che ha anche collaborato a rendere l’Italia una nazione.
Poche decine di metri separano l’ingresso del Liceo con quello dell’Accademia di Belle Arti, ma l’aria che si respira non è di ottimismo, tanto meno la dirigenza appare lucida e alcuni studenti cercano, impegnandosi in uno sciopero della fame, di destare dal torpore una gloriosa istituzione che attende da anni il completamento della riforma del settore artistico-musicale (Legge 508 del 21 dicembre 1999) per renderla uguale alle altre istituzioni artistiche europee ed entrando a pieno diritto nel sistema universitario. Sul web viene riportato lo sconforto di un’altra generazione, che non vuole sentirsi arrivata alla frutta.
L’Accademia di Belle Arti attende da anni di godere degli spazi a lei destinati nell’ex Mattatoio, affiancandosi così alla proposta per la creatività contemporanea, insieme ai padiglioni del Macro Future e del complesso del La Pelanda.
Forse solo allora la biblioteca dell'Accademia, che adesso offre un servizio fantasma, potrà tornare a vivere insieme alla preziosa Gipsoteca e una raccolta di opere difficilmente consultabili.
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