Il Centenario della scomparsa di Emilio Salgari è il motore per la riscoperta di questo importante, quanto sfortunato, scrittore italiano che è limitativo relegarlo nell’ambito della letteratura per ragazzi, ma che a molti ragazzi ha dato lo stimolo alla lettura e grazie anche ad una ricca filmografia ha ottenuto l’attenzione delle persone più grandi: da Il corsaro nero (1920) di Vitale De Stefano agli sceneggiati televisivi e alle riduzioni radiofoniche.
Un’ottantina di opere con le quali milioni di lettori, di varie generazioni, hanno viaggiato con la fantasia in luoghi che Salgari ha reinventato tra le quattro pareti di una stanza.
Salgari, con il suo viaggiare pur rimanendo fermo, concretizzò la saggezza racchiusa nell’adagio «Senza oltrepassare la soglia di casa / posso conoscere tutte le cose della terra. / Senza guardare dalla finestra / posso conoscere le vie del cielo.» vergata da Lao Tzu qualche secolo prima di Cristo.
Salgari, nel suo descrivere gli scenari delle “sue” avventure, non aveva a disposizione la fonte inesauribile d’informazioni, quale è oggi Internet, ma doveva sfogliare libri e libri, scorrere il dito su atlanti e mappamondi.
Non aveva il computer, ma poteva avvalersi del progresso tecnologico simboleggiato a quel tempo dalla macchina da scrive che oggi, a oltre 160 anni dalla sua invenzione e dopo aver resistito per vent’anni all’imperare dell’informatica, viene definitivamente esiliata in soffitta, con l’avvenuta chiusura dell’ultima fabbrica in India e nel Mondo.
La fantasia senza il web, un realismo riscritto con romanticismo, dove i fuggiaschi combattono per riscattarsi dai soprusi. Una ricerca di giustizia che spesso sfociava in trionfante vendetta, con intrighi e tradimenti, con amori contrastati e amicizie granitiche che hanno fatto la fortuna degli editori, lasciando l’autore e la sua famiglia in un perenne stato di difficoltà che sfociò con l’atto d’accusa scrisse prima di morire: ''A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna''.
Questo e altro ancora nelle numerose iniziative per ricordare, a cento anni dalla sua morte, Emilio Salgari e la sua scrittura. Dalla mostra bibliografica alla Biblioteca Civica Centrale di Torino (sino al 30 maggio 2011 - tel. 011/4429836) a quella presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, dedicata a Emilio Salgari: il realismo fantastico (sino al 31 dicembre 2011 – tel. 011/4326354), dal libro + dvd Capitan Salgari, pubblicato da Minimum Fax, all’audiolibro per riscoprire Il Corsaro nero, curato da Vincenzo Zingaro, sino alle iniziative Rai Radio Tre, nelle rubriche ad Alta Voce e Memoradio.
Ad Emilio Salgari sono dedicati anche alcuni siti di sapore naif come (www.emiliosalgari.it/) o un po’ più istituzionale come (www.terradisalgari.it/), per espanderne la conoscenza anche nel web di chi ha avuto anche la sventura di essere stato legato a degli editori più simili a dei personaggi dickensiani che a dei buon sammaritani, oltre ad affacciarsi sulla scena letteraria dopo Jules Verne, con il quale condivide non solo la passione nell’immortalare la fantasia sulla carta, ma anche una simpatia per il babirussa.
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