A un anno di distanza da “A cena con amici” di Donald Margulies prosegue il progetto di indagare sulle problematiche del rapporto uomo-donna nella contemporaneità
Morire di un cuore vuoto è un crimine. Questa è la percezione inconsapevole che muove i personaggi di Marble di Marina Carr.
Due coppie assistono al disfacimento del proprio matrimonio quando uno dei due personaggi maschili e la moglie dell’altro iniziano a sognare lo stesso sogno. La vita senza amore, o l’amore senza vita sono un destino insopportabile. E nella legge implacabile della sopravvivenza emotiva, oggi, o si ha la capacità di adattarsi velocemente, di dimenticare un amore in fretta e furia e trovarne presto uno nuovo, o si sta trincerati in un rito borghese anestetizzante finchè da qualche parte l’irrazionale sotto forma di desiderio prorompe inaspettato.
In Marble i personaggi s’innamorano addirittura dello sconosciuto: l’uomo e la donna che si sognano in realtà non si conoscono, se non per i racconti del rispettivo partner. Il tradimento, pur se virtuale, non è taciuto, al contrario è ribadito in continuazione, come se non fosse un problema per l’altro. Il bisogno affettivo urla cittadinanza staccandosi dalla cornice comoda e rassicurante della famiglia. Il mondo quotidiano è ormai freddo, senza vita e senza senso. Il punto di vista di Marina Carr è assolutamente nuovo e originale. La sua specifica qualità è nella natura primitiva, arcaica e insieme profondamente semplice della rappresentazione dei rapporti umani. I personaggi non agiscono secondo una volontà consapevole, al contrario sono abitati da un istinto, quello della sopravvivenza. E il marmo che fa da scenografia agli incontri onirici tra i due è la morte, nel suo ambivalente valore di attrazione e cornice insopportabile da cui voler fuggire.
Informazioni
Teatro Vascello
Direttore artistico Manuela Kustermann
Stagione Teatrale 2010-2011
MARBLE
di Marina Carr
dal 15 febbraio a l 6 marzo 2011
Ingresso Intero € 18,00, ridotto € 15,00
www.teatrovascello.it |