TOCCA A NOI
Dice: questi Italiani non hanno rispetto di niente, guardate come maltrattano le proprie meravigliose città d’arte.
Ingenui.
Ditemi voi come si fa a spiegare a questi sprovveduti la nostra sottigliezza.
Sottigliezza?
Naturale, e mi spiego: come si può apprezzare il bello se non c’è la pietra di paragone?
Siamo d’accordo?
Ci vuole dunque la pietra di paragone, e la pietra di paragone è il brutto, la funzione del brutto è essenziale, serve a esaltare il bello, se non ci fosse il brutto non ci sarebbe il bello.
Ecco la nostra sottigliezza.
Poi magari capita di esagerare, e anche questo è naturale.
A Roma abbiamo esagerato un tantinello, ma come è ovvio, per quanto detto, le intenzioni erano buone e tuttora sono buone.
Certo pare che di buone intenzioni sia lastricata la via per l’inferno, sarebbe dunque il caso di cambiare strada.
Perché e come?
Tocca a noi di Romacultura dire il perché e il come, altrimenti che Romaculltura saremmo?
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